Polizza key man
Il capitale più importante di ogni Azienda è rappresentato dalle risorse umane. Alcune di queste possono essere difficilmente sostituibili in virtù della funzione strategica svolta all’interno dell’azienda stessa. Per questo esiste la polizza key man.
Un “Key Man” potrebbe essere l’Amministratore Delegato o un commerciale con portafoglio clienti importante, o ancora un socio che ha dato un contributo decisivo alla crescita dell’azienda, o semplicemente un dipendente che svolge particolari mansioni difficilmente replicabili da altri.
Per proteggere l’azienda dalle conseguenze della perdita improvvisa di queste figure nasce uno strumento assicurativo chiamato “polizza key man” ossia polizza vita per amministratori e dirigenti.
La polizza Key Man è un contratto che ha come Contraente e Beneficiario l’Azienda e come Assicurato la persona fisica sulla cui vita è stipulato, ovvero l’Uomo chiave. La copertura può essere destinata alle Aziende costituite in forma societaria, ai singoli Imprenditori o ai Liberi Professionisti.
Fornisce allo stesso tempo una valida tutela e importanti vantaggi fiscali.
Analizziamola insieme.
Quali garanzie vengono prestate nella polizza Key Man?
La Polizza KEY MAN garantisce la liquidazione di un capitale in caso di premorienza dell’Uomo Chiave e, come appena detto, offre una soluzione immediata per fronteggiare le criticità sorte in seguito all’evento “Morte” assicurando la continuità dell’attività, ma soprattutto evitando di intaccare le risorse economiche dell’Azienda già abbastanza “scossa” dall’importante perdita.
Non esiste un limite per la determinazione del capitale massimo assicurabile.
La copertura assicurativa dovrà però rispettare il principio di congruità visto già per l’Assicurazione TFM.
La sua entità sarà dunque proporzionata al peso della figura da tutelare.
Quali aziende possono stipulare polizze Key Man
Nel caso in cui l’Assicurato sia socio di una società di persone, ad esempio, il capitale potrebbe coincidere verosimilmente con la sua quota e in questo caso la Polizza Key Man permetterebbe di liquidare i suoi eredi senza intaccare le risorse dell’Azienda.
Infatti l’Art. 2284 del Codice Civile prevede che in caso di morte di uno dei soci, i rimanenti devono liquidare agli eredi il valore della quota spettante al socio deceduto. Stipulando una POLIZZA KEY MAN, la società eviterebbe di contrarre debiti o di intaccare il patrimonio per liquidare gli eredi qualora questi non volessero subentrare al socio deceduto.
In una società di capitali la POLIZZA KEY MAN proteggerebbe l’Azienda nel caso in cui dovesse venire a mancare un dirigente, un amministratore o qualsiasi figura che ricopra un ruolo fondamentale. L’Azienda si tutela garantendosi un capitale consistente in caso di premorienza della figura chiave, condizione che provocherebbe un danno economico diretto e immediato. Questo capitale potrà essere utilizzato ad esempio per ingaggiare sul mercato un nuovo manager o per pagare delle consulenze esterne utili per il proseguimento dell’attività. La copertura non si configura come benefit per il manager essendo stipulata dall’Azienda a proprio favore.
Fiscalità dei premi della polizza Key Man
L’Azienda/Contraente può stipulare una polizza assicurativa nel suo esclusivo interesse economico e deduce il premio pagato dal reddito d’impresa (costo inerente).
Il Key Man/Assicurato deve acconsentire per iscritto alla stipula del contratto (Art. 1919 Codice Civile).
Per l’Azienda/Beneficiario l’indennità percepita in caso di morte o di Invalidità Permanente dell’uomo chiave entrerà nel reddito d’impresa e sarà di conseguenza tassata.
Fiscalmente l’importo dei premi è interamente deducibile.
Infatti gli stessi sono considerati componenti negativi di reddito a patto che Contraente e Beneficiario del contratto coincidano con l’Azienda stessa.
Le somme liquidate all’Azienda, in caso di morte dell’Assicurato, sono considerate componenti positive di reddito.
Nel momento in cui l’Azienda non avesse più la necessità di coprire il rischio connesso alla perdita della risorsa umana, nel caso abbia stipulato un’assicurazione a vita intera ha la facoltà di riscattare la polizza.
Anche le somme incassate a seguito di riscatto del contratto sono da considerarsi componenti positive di reddito e quindi soggette a tassazione.