Assicurazioni

Quali sono le risorse più importanti per la tua azienda?

 

Per un’impresa, le persone sono la risorsa più importante.

Alcune di esse, come l’amministratore stesso o i suoi più stretti dirigenti, sono così importanti per competenze ed esperienze da essere difficilmente sostituibili.

Che siano piccole, medie o grandi, le imprese sono il cuore pulsante dell’economia. Ancora prima del brand, dei prodotti, delle tecnologie, un’impresa è fatta soprattutto di persone che lavorano e sono fondamentali per dare continuità ai risultati.

Assicurare un’attività vuol dire molte cose: ci sono i beni materiali, la sede, il know how informatico e le persone, elementi chiave che potrebbero essere protetti con prodotti ad hoc.

Nonostante questo, secondo una ricerca Cerved-Aiba, soltanto il 3% delle aziende intervistate è coperta contro il rischio della cosiddetta “business interruption”.

Per proteggere l’azienda dalle conseguenze della perdita improvvisa di queste persone nascono strumenti assicurativi particolari chiamati polizze vita amministratori e dirigenti.

Fra queste assume particolare importanza la cosiddetta polizza “Key man”, ossia una polizza caso morte (TCM) che ha come contraente e beneficiario l’azienda e come assicurato la persona fisica sulla cui vita è stipulato, ovvero l’uomo chiave.

La copertura può essere destinata alle aziende costituite in forma societaria, ai singoli imprenditori o liberi professionisti.

Fornisce allo stesso tempo sia una valida tutela che importanti vantaggi fiscali.

La polizza Key man garantisce la liquidazione del capitale in caso di premorienza dell’uomo chiave e offre una soluzione immediata per fronteggiare le criticità sorte in seguito all’evento “morte“ assicurando la continuità dell’attività, ma soprattutto evitando di intaccare le risorse economiche dell’azienda già abbastanza “scossa“ dall’importante perdita.

Non esiste un limite per la determinazione del capitale massimo, la sua entità sarà dunque proporzionata al peso della figura da tutelare.

Nel caso in cui l’assicurato sia socio di una società di persone, ad esempio, il capitale potrebbe coincidere verosimilmente con la sua quota. In questo caso la polizza permetterebbe di liquidare i suoi eredi senza intaccare le risorse dell’azienda.

L’articolo 2248 del codice civile infatti prevede che in caso di morte di uno dei soci, i rimanenti devono liquidare agli eredi il valore della quota spettante al socio deceduto. 

Stipulando una Key man, la società eviterebbe di contrarre debiti o di intaccare il patrimonio per liquidare gli eredi qualora questi non volessero subentrare al socio deceduto.

In una società di capitali la Key man proteggerebbe l’azienda nel caso in cui dovesse venire a mancare un dirigente, un amministratore, o qualsiasi figura che ricopre un ruolo fondamentale.

L’azienda si tutela garantendosi un capitale consistente in caso di premorienza della figura chiave, condizione che provocherebbe un danno economico diretto e immediato.

Questo capitale potrà essere utilizzato per esempio per ingaggiare sul mercato un nuovo manager o per pagare delle consulenze esterne utili per il proseguimento dell’attività.

La copertura non si configura come benefit per il manager essendo stipulata dall’azienda a proprio favore.

L’uomo chiave assicurato deve consentire per iscritto alla stipula del contratto (articolo 1919 del codice civile).

Per l’azienda beneficiaria l’indennità percepita in caso di morte o di invalidità permanente dell’uomo chiave entrerà nel reddito di impresa e sarà di conseguenza tassata.

Fiscalmente l’importo dei premi è interamente deducibile: gli stessi sono considerati componenti negativi del reddito a parte che contraente e beneficiario del contratto coincidano con l’azienda stessa.

Le somme liquidate all’azienda, in caso di morte dell’assicurato, sono considerate componenti positivi di reddito e perciò tassati.

 

Hai già scelto le persone da proteggere nella tua azienda?

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